La vita di Anna Maria è cambiata il 31 luglio del 2017 dopo aver ingurgitato una sostanza alcalina, poi risultata essere una sostanza caustica, durante un matrimonio nella sala ricevimenti Villa Menelao di Turi. Durante l’udienza di fine gennaio del processo penale a carico della sala, la pm Grazia Errede ha modificato i capi di imputazione da lesioni gravi a lesioni gravissime.

La decisione è arrivata dopo che il pubblico ministero ha ascoltato i medici legali che hanno mostrato quali conseguenze ha riportato la piccola dopo l’incidente. Il legale della sala ricevimenti, insieme al collega che segue sia la parte civile che Assicurazione Generali, è rimasto di stucco dopo l’affermazione della pm Errede. Stando a quanto si legge nel Codice Penale, le lesioni gravissime indicano una malattia insanabile destinata a durare per tutta la vita.

Nonostante questo, durante il processo, i legali hanno cercato in tutti i modi di salvaguardare il buon nome della sala ricevimenti dichiarando che le lesioni riportate dalla piccola sono state provocate da un mirtillo, scatenando l’ilarità dei presenti.

Nel frattempo Anna Maria si prepara all’ennesima operazione all’esofago gravemente danneggiato dopo aver ingurgitato la sostanza alcalina. Da quel giorno la piccola non riesce a mangiare come una persona normale.