Nuovi aggiornamenti sull’inchiesta, condotta dalla Procura di Bari, relativa a presunti episodi di corruzione elettorale nelle amministrative del 2019, che hanno per protagonista il consigliere del Primo municipio Carlo De Giosa, eletto con la lista Sud al centro con 494 preferenze, sua figlia e 44 elettori, accusati di essersi lasciati corrompere, promettendo il proprio voto in cambio di 25 euro.

Il magistrato ha disposto per tutti la citazione diretta a giudizio, il processo avrà luogo ad ottobre. Ora rischiano una condanna da sei mesi a tre anni per corruzione elettorale. A riportare la notizia è Repubblica-Bari.

Anita Maurodinoia, candidata al Comune nel 2019 con Sud al centro e neo assessore regionale ai Trasporti, non è indagata, ma verrà con ogni probabilità chiamata a testimoniare durante il processo, in quanto De Giosa invitava i suoi “elettori” ad esprimere la preferenza nei suoi confronti nella scheda del Comune.

L’indagine è partita da una denuncia presentata dal Movimento 5 Stelle di Bari, entrato in possesso di un audio diffuso su alcuni social, relativo a promesse di denaro in cambio di consenso elettorale.