“Da quattro anni a questa parte non hanno completato i marciapiedi, hanno fatto fino all’angolo con via Calefati, bloccando tutto e dicendo che avrebbero ripreso quanto prima, ma ancora niente”. Gino è un ristoratore barese beffato, tra virgolette si intende, dai lavori di rifacimento avviati dal Comune di Bari. Siamo all’angolo tra via Abate Gimma e via Melo.

I lavori in questione sono quelli per cui, in corrispondenza delle intersezioni, gli spazi a disposizione dei pedoni sono abbondantemente aumentati, con grandi contestazioni all’epoca per la diminuzione dei posti auto e il restringimento della carreggiata.

“Avevamo anche comprato gazebo, abbiamo dato degli acconti – ci ha detto – convinti che avremmo potuti sistemare i tavolini come hanno fatto altri gestori altrove a Bari. Ho fatto chiedere a tecnici specializzati per fare la pratica, ma è stato risposto che al momento non c’è possibilità”.

Non bastasse, sono arrivate le restrizioni per la pandemia del coronavirus: “Visto il momento, ho chiesto che nell’attesa ci sia data la possibilità di utilizzare la strada, ma risposte positive non ce ne sono. Forse siamo l’unico locale che in centro non può mettere i tavolini fuori, nonostante con 15 dipendenti ne abbia dovuto mettere 11 in cassa integrazione”.

“Siamo stati chiusi sette mesi, non abbiamo avuto un centesimo di ristori, abbiamo riaperto il 5 ottobre, e poi dal 20 di nuovo chiusi. Finché non vengono completati i lavori – questo l’auspicio – almeno che ci sia data la possibilità di mettere sulla strada un po’ di tavolini, chiaramente a nostre spese, per non essere penalizzati rispetto agli altri. Appena c’è u po’ di sole, la gente a Bari vuole stare fuori, noi siamo tra i pochi a non poterlo fare”.