“Visto che siamo l’unica attività di Bari aperta ufficialmente, vi aspettiamo, per degustare le nostre pietanze. Questo è sia per solidarietà ai miei colleghi ristoratori italiani, sia per permettere a tutti voi di poter finalmente gustare dei pasti all’interno di un buon Ristorante. Combattiamo con gusto e vinceremo! Sempre”. Il messaggio pubblicato sulla pagina facebook dell’attività è chiaro.

Un uomo solo contro tutti, in senso lato, ma non troppo. A Bari Mimmo Minafra è l’unico ristorate che ha deciso di aderire alla campagna #ioapro, l’iniziativa organizzata dalla categoria in tutta Italia. Nonostante le restrizioni anti covid, anzi proprio in segno di protesta, Minafra manterrà aperto il suo locale, il Ristorante Borgo Antico R45.

Altri colleghi, praticamente tutti, hanno scelto di non partecipare perché non condividono il metodo, questa ma motivazione ufficiale spiegata dal coordinamento regionale “Passione Ho.re.ca.”,  dove horeca è la sigla commerciale che identifica il settore alberghiero e della ristorazione. Secondo una nota diffusa si tratterebbe di esporre clienti e gestori a rischio sanzioni facilmente strumentalizzabile.

Le sanzioni certamente arriveranno, Mimmo Minafra ne è consapevole, ma ha deciso di protestare lo stesso; meglio soccombere sotto il peso delle multe che restare inerte, a braccia conserte, in attesa che arrivino i ristori del Governo. Purtroppo, non gli bastano nemmeno per sopravvivere.