Bancarotta da 8 milioni di euro tramite la società Work Sistem, che gestiva un deposito franco doganale nel porto di Bari. È questa l’accusa che pende nei confronti di Massimo Cassano, direttore dell’Arpal, l’Agenzia regionale per le politiche del lavoro, ed ex sottosegretario al Lavoro del Governo Renzi, notificata dalla Procura di Bari dopo la conclusione delle indagini.

La notizia è stata riportata sulla Gazzetta del Mezzogiorno e ripresa da vari organi di stampa locali. Stando all’avviso di conclusione delle indagini sono 5 le persone finite nel mirino della Guardia di Finanza. L’indagine è coordinata dal pm Giuseppe Dentamaro. Tra questi ci sarebbe anche il liquidatore della Work Sistem, Francesco Noviello, accusato di bancarotta per distrazione.

Gli illeciti riguardano il mancato pagamento dell’Iva da parte della società di cui Cassano è stato amministratore dal 2002 al 2008. I reati contestati dalla Procura di Bari riguardano la sua attività imprenditoriale e non quella politica.