Il 28enne afghano Hakim Nasiri, accusato di aver fatto parte di una cellula terroristica di matrice islamica che progettava attentati in Italia, è stato assolto oggi dalla Corte di Assise di Appello di Bari. Dopo il rinvio della Cassazione, che aveva annullato la sentenza con la quale Nasiri era stato precedentemente condannato a 5 anni di reclusione, i giudici hanno ritenuto Nasiri estraneo alle accuse.

Arrestato a Bari a giugno 2016, era stato assolto in primo grado con rito abbreviato “per non aver commesso il fatto” e scarcerato. Nel luglio 2019 i giudici dell’Appello avevano ribaltato la sentenza e, dopo un presunto tentativo di fuga in Francia e poi in Germania, il 28enne era tornato in carcere. Oggi, con l’assoluzione, è stata disposta la scarcerazione.

La difesa, affidata agli avvocati Vittorio Platì e Michele Santino, hanno spiegato che l’arma che Nasiri imbracciava in una foto rinvenuta era un giocattolo, che l’unico canto islamico trovato in suo possesso era una canzona popolare, e che non c’è prova di contatti con associazioni terroristiche né che gli appostamenti documentati fossero propedeutici ad attentati.

Secondo la Dda di Bari Nasiri era “componente di una cellula terroristica” per aver “partecipato ad appostamenti allo scopo di porre in essere un attentato terroristico”. I sospetti si basavano su video e foto trovati nel suo telefono e in quelli dei suoi presunti sodali latitanti: uno girato nel centro commerciale Ipercoop di Santa Caterina a Bari il 16 dicembre 2015, altri a Londra e Roma in piazze e hotel di lusso.