Continuano le indagini dei Carabinieri sulla morte del 38enne, ucciso due sere fa in un casolare nelle campagne di Manfredonia, dove è coinvolto un bambino di 7 anni, figlio della compagna della vittima.

Il piccolo è stato dimesso ieri dall’ospedale di Foggia dopo aver rimediato alcune lesioni ai denti,

è stato ascoltato in caserma e ha trascorso la notte con il padre naturale. “Non si conosce il contenuto delle dichiarazioni rese, anche perché è stato temporaneamente affidato al padre naturale intervenuto nell’occasione”, afferma il legale della mamma Angelo Salvemini. L

Secondo la ricostruzione fornita dalla mamma del bimbo al proprio legale, il figlio sarebbe intervenuto in sua difesa durante un litigio con il 38enne e in quella circostanza avrebbe accoltellato l’uomo.

Dopo il ferimento, la vittima è stata accompagnata dal padre in ospedale. “E’ stata la compagna a chiamare il padre del 38enne – precisa l’avvocato Arena, legale della famiglia del pregiudicato. – La vittima non era in grado di parlare, rantolava e si lamentava per il dolore. Ora attraverso gli esiti dell’autopsia dobbiamo cercare di capire quanto tempo sia trascorso dalla coltellata alla richiesta di soccorso effettuata al padre della vittima. Attendiamo che sia effettuata nei prossimi giorni l’autopsia per stabilire con certezza le cause del decesso, ovvero se sia morto a causa della coltellata all’addome o a causa di un eventuale dissanguamento”.