«Sono indignato di essere cittadino barese. Io ci metto la faccia se vuole in privato vi do anche il mio indirizzo e numero di telefono». Si conclude così un lungo e dettaglio post pubblicato qualche giorno fa sulla pagina facebook di Antonio Decaro da parte di un cittadino evidentemente arrabbiato.

«Ore 15,50 passo dal sottovia che va da via Oberdan a via dieta di Bari. In fondo a questo sottovia (in stato di abbandono e degrado) c’erano due ragazzi di colore intenti a sciogliere la loro dose di eroina con tanto di cucchiaino, accendino e acqua per poi ovviamente drogarsi – racconta -. Esco dal sottovia chiamo i Carabinieri e loro dopo mettermi in attesa per 5 minuti prima che iniziasse la conversazione tengono a chiedere il mio nome cognome e numero di telefono, che io do senza problemi e mi dicono “mandiamo qualcuno”».

«Ore 16; ripasso dal sottovia e ora i ragazzi di colore si stavano drogando direttamente. Dal l’altro lato del sottopasso veniva una signora anziana che ho scortato io personalmente all’uscita del sottovia – continua -. Riprendo quest’ultimo ed esco da via dieta di Bari. All’uscita c’era una pattuglia di polizia urbana intenta a fare rigorosamente verbali, gli spiego il tutto è la loro risposta è “a noi non interessa, deve intervenire la PolFer”».

«Proseguo per via Tanzi e vado personalmente alla caserma dei Carabinieri, gli spiego il tutto e la risposta del carabiniere in guardiola è “devono intervenire i colleghi che hai chiamato”. Esco, trovo una altra pattuglia di polizia urbana e gli chiedo gentilmente spiegandoli il tutto il numero della PolFer è la loro risposta e “perché tu il numero da internet non lo sai trovare?” Senza salutare mi volto e trovo su internet il numero della PolFer e dopo che gli spiego tutto il tipo al telefono mi faceva a dir poco ridere, non conosceva neanche le strade di Bari e mi ha fatto capire che nessuno poteva intervenire. Ma come cavolo dobbiamo fare, chi ci deve difendere?»

Il post ha suscitato non poche polemiche e commenti successivi, che si possono ancora leggere; la risposta, standard arrivata alla denuncia è stata la solita postata da chi gestisce la pagina di Decaro: “Abbiamo inoltrato la segnalazione agli uffici competenti. Grazie (Staff)”.