Nell’analisi della settimana tra il 16 e 22 novembre, dalla Cabina di regia è emerso che tutte le Regioni italiane sono potenzialmente in fascia gialla, complice l’indice Rt che al momento pare essere abbastanza basso per non richiedere alcun posizionamento in zona arancione. Il ministro Speranza dovrà decidere se spostare in una zona con meno restrizioni le prime sei realtà locali, entrate in zona rossa o arancione il 6 novembre.

“La velocità di trasmissione dell’epidemia in Italia sta rallentando”, dicono gli esperti della Cabina di regia. Il ministro Speranza dovrà decidere se spostare in una zona con meno restrizioni le prime sei realtà locali, entrate in zona rossa o arancione i primi di novembre. Quindi Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta, in zona rossa, e poi Puglia e Sicilia, che erano arancioni.

L’Rt nazionale è 1,03 (1,08 quello calcolato su due settimane). Si tratta praticamente del punto di picco. Ecco quelli locali: Abruzzo 1,06, Basilicata 1,21, Calabria 0,92, Campania 1, Emilia-Romagna 1,07, Friuli 1,09, Lazio 0,88, Liguria 0,76, Lombardia 1,17, Marche 0,93, Molise 1,17, Piemonte 0,89, Provincia di Bolzano 1, Provincia Trento 0,81, Puglia 0,99, Sardegna 0,71, Sicilia 1,04, Toscana 1,2, Umbria 0,74, Val d’Aosta 0,99. L’altro fattore che si osserva è il rischio, frutto della sintesi dei 21 indicatori. In dieci Regioni è ancora alto, nelle altre è moderato (anche se talvolta in rischio di peggioramento).