Pasqua e Pina, di 85 e 61 anni, sono mamma e figlia ed entrambe sono positive al coronavirus. Vivono a Barivecchia e, come tante altre famiglie, sono in isolamento. “Abbiamo seguito la cura del nostro medico di base, ma da quando l’abbiamo finita, nessuno è venuto a vedere come stiamo. Non è umano”.

“Io ero già risultata positiva e quando lo è diventata mia madre mi sono trasferita da lei per starle accanto e darle una mano – sottolinea Pina -. Abbiamo sentito che adesso è stato firmato un protocollo con i medici di famiglia affinché vengano a visitare i pazienti affetti da covid, ma fino ad ora siamo state lasciate sole”.

“Quello che chiediamo è che almeno vengano a visitare, due volte a settimane, le persone anziane. Per fortuna – racconta Pina –  al momento non abbiamo complicazioni. Ci misuriamo ogni giorno la febbre e la saturazione. Se la temperatura si alza prendiamo la tachipirina, ma se la situazione si dovesse complicare non sappiamo davvero come fare”.

“Anche altri nostri parenti sono a casa in isolamento perché positivi. Per fortuna abbiamo amici che ci chiedono se abbiamo bisogno di qualcosa e ci portano qualcosa da mangiare. Il morale è a terra – conclude la 61enne -. Non abbiamo voglia di cucinare e di fare altro. Siamo distrutte e ci sentiamo abbandonate”.