Ormai è lotta contro il tempo, la curva dei contagi da coronavirus fa paura e bisogna correre ai ripari, servono mille posti letto subito e circa 3mila entro fine novembre, queste le stime della Regione nel piano messo a punto un paio di giorni fa. I ricoveri ordinari sono bloccati, gli ospedali sono sotto pressione e il 118 fatica a sbarellare i pazienti, con le ambulanze in fila che attendono davanti ai pronto soccorso. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la Puglia è prossima allo scenario 4, quello del lockdown.

Tra i programmi messi a punto dalla Regione c’è la conversione di alcuni nosocomi in covid hospital, nel Barese si è puntato su Putignano, sul Miulli di Acquaviva, su Villa Maria di Conversano, su parte del Perinei di Altamura e sul San Paolo, la cui trasformazione in ospedale covid è corso da qualche giorno.

La cosa, ovviamente, richiede tempo, non è fattibile dalla sera alla mattina, anche perché alcune Unità Operative restano così come sono, si parla della Senologia e della cardiochirurgia. Con decorrenza immediata sono state accorpate Chirurgia Generale e Ortopedia, unità operative per cui, insieme alla Chirurgia Plastica, è stato disposto il blocco immediato dei ricoveri.

La conversione in ospedale covid ha sollevato le perplessità della Fials, che in una nota inviata ai vertici della Asl, oltre che dello stesso ospedale, chiede di sapere se la struttura sia da ritenersi idonea e “se si attiveranno tutte quelle procedure a garanzia dell’utenza e di tutto il personale medico, infermieristico e tecnico”.

I lavori intanto vanno avanti, all’interno del monoblocco che costituisce l’ospedale San Paolo si stanno creando i percorsi separati per pazienti covid positivi e quelli negativi, con tutte le difficoltà del caso. Come si vede dalle foto che pubblichiamo allegate all’articolo, per collegare il Pronto Soccorso all’astanteria covid, si sta costruendo un tunnel esterno, in via di completamento.