“È quasi un mese che io e la mia famiglia siamo chiusi in casa senza avere un aiuto da nessuno”. Paola ha 22 anni ed è positiva al coronavirus. Il 31 ottobre una febbre improvvisa e la perdita di olfatto e gusto l’hanno allertata tanto da spingerla a verificare se aveva contratto il covid.

“Il 6 novembre – racconta la barese – ho effettuato un tampone rapido il cui risultato è stato positivo. Avuto l’esito ho immediatamente allertato il medico curante che ha inoltrato la segnalazione all’Asl. Da quel giorno non abbiamo saputo nulla”.

“Ad oggi, 25 novembre, non ho avuto nessuna chiamata per effettuare il tampone molecolare e io e la mia famiglia siamo chiusi in casa in isolamento senza avere risposte – aggiunge -. I miei genitori lavorano nel campo della ristorazione e sono fermi, io dovevo iniziare a lavorare ma sono ferma a causa del virus”.

“Ci hanno abbandonato. Chiamo ogni giorno, ma non ricevo risposta da nessuno. Io, i miei fratelli e i miei genitori non ce la facciamo più – conclude Paola disperata -. Vogliamo essere aiutati, così non si può andare avanti”.