Completa ed integrale restituzione di tutti i beni sottoposti a sequestro, lo ha disposto il Tribunale di Bari prima e la Corte di Appello, poi, a seguito di impugnazione proposta dal PM, dopo quasi tre anni. Parliamo di beni per circa 20 milioni di euro tornati nella disponibilità dell’imprenditore di Bitonto Francesco Mena. Alla base delle decisione, il ritenuto presupposto dell’assenza di pericolosità.

“Dopo uno stop forzato di quasi 3 anni alle attività economiche ed imprenditoriali del Mena, con inevitabili danni e perdite ricevute, spiega l’avvocato Angela Noviello – è stata acclarata, con doppio grado di giudizio, la assoluta infondatezza del sequestro “milionario” disposto nei confronto del Mena”.