“Prima ci ha lanciato delle pietre e poi ha iniziato a masturbarsi”. Una brutta serata per quattro ragazze che ieri sera avevano deciso di farsi una passeggiata al Parco 2 Giugno prima di tornare a casa per il coprifuoco.

“Erano le 20.30 e stavamo conversando tranquillamente quando qualcuno ha iniziato a lanciarci delle pietre. Pensavamo fossero i soliti ragazzini maleducati e non abbiamo dato molto peso anche perché non ci avevano colpito – raccontano -. Dopo poco, però, abbiamo sentito dei gemiti provenire da dietro le siepi. Era un uomo che si stava masturbando. Subito ci siamo allontanate dicendo che avremmo chiamato la Polizia, ma lui ha continuato a seguirci”.

“All’improvviso – continuano le ragazze – ha lanciato un rametto che ha colpito la mia amica. Abbiamo immediatamente chiamato i Carabinieri che hanno dirottato la chiamata alla Polizia Locale. Ci hanno chiesto più informazioni, promettendoci che sarebbero arrivati il prima possibile”.

“Nel frattempo – sottolineano – l’uomo ha prima finto di andare via, ma poco dopo ce lo siamo ritrovate dietro alla siepi che simulava la masturbazione e ci derideva. C’era, poco più avanti, una ragazzina sola a cui abbiamo detto di andare in un posto affollato, come del resto abbiamo fatto anche noi”.

“Siamo state al Parco fino alle 21.45 in attesa della Polizia Locale che non è mai arrivata. Abbiamo deciso di andarcene a casa per via del coprifuoco. La cosa che più ci fa rabbia – concludono le malcapitate – è che non solo i Vigili non si sono minimamente preoccupati dell’accaduto, ma che lì al nostro posto ci sarebbero potuti essere dei bambini o una ragazzina sola che avrebbe potuto trascorrere la giornata più brutta della propria vita”.