Una donna altamurana di 44 anni, positiva al covid, è morta accasciandosi accanto al letto dove dormiva con la figlia di 4 anni. “Questa mattina un’altra drammatica pagina di vita cui nessuno, tranne i parenti più stretti, che ne conserveranno il dolore, darà voce – scrive il medico del 118 Francesco Papappicco -. Lo voglio fare io per le decine di migliaia di vittime di questa pandemia. Voglio ricordare una donna, una mamma, una persona, un essere umano che a soli 44 anni è morta nel silenzio generale”.

A scoprire il corpo senza vita della donna è stato l’anziano padre, residente nella stessa casa. L’uomo, come tutte le mattine, aveva prima accudito l’anziana moglie malata e allettata. “Si tratta di un dramma come tanti, che lascia tanta amarezza – spiega Papapicco – un dramma che solo noi operatori del 118 possiamo testimoniare. Una mamma che dopo l’inenarrabile odissea toccata a migliaia come lei, ha lottato per farsi fare un tampone, prima di essere abbandonata dalle istituzioni. Una sentenza comunicata per telefono a chi di competenza, che non ha tuttavia ricevuto alcuna risposta. Non una visita, non una terapia adeguata, non una presa in carico, non una parola di conforto. Ma si sa, il ‘killer’ è il virus”.

In questi casi, nonostante gli accordi e i proclami, appare evidente l’incapacità del sistema, nonostante l’attivazione delle cosiddette Usca, del servizio di assistenza domiciliare integrato e della medicina del territorio. Spesso si ha persino paura di andare a fare visita ai pazienti positivi, lasciati alle loro quarantene, senza alcuna contezza di come possa mutare lo stato di salute.

Tutto ciò comporta un enorme lavoro per gli operatori del 118, costretti a essere anche un po’ psicologi e un po’ confessori. E allora, per andare a casa di pazienti positivi, con il solo scopo di capire se vadano o meno trasportati in ospedale, le ambulanze vengono sottratte ai territori di competenza. Intere popolazioni sono private di un presidio salvavita e le attese per chi si trova realmente in una emergenza aumentano a dismisura.

Solo qualche giorno fa, un uomo di 80 anni, anche lui positivo al covid, è andato in arresto cardiaco non appena l’ambulanza del 118, sempre con Papappicco a bordo, è giunta all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. “Un’ischemia cardiaca (forse da covid) cui urgeva una sala di emodinamica nelle vicinanzedenuncia ancora una volta il medico dell’emergenza-urgenza -. Da Gravina ad Acquaviva la destinazione non ha lasciato chance. Ma si sa, il ‘killer’ è il virus. A chi si occupa dei grandi numeri e dei coefficienti non può interessare tutto questo. Quelle sono le cifre del nuovo capitalismo statal-globalizzato da una parte e della massa lobotomizzata-schiavo-consumista-cellularatomizzata dall’altra. Due storie con un minimo comune denominatore, una sorta di esiziale ‘bigotteria ortodossa’ di impronta materialista la prima, spirituale la seconda”.

Un’amara considerazione anche alla luce dei tanti casi e degli innumerevoli ritardi denunciati dal nostro giornale in questi lunghi mesi. “A ognuno il suo credo e la sua guerra economica o santa che sia – chiude Papappicco -, ma ad una bimba di soli 4 anni rimasta senza mamma, non c’è da dire altro. Brecht scriveva: I bambini giocano alla guerra. È raro che giochino alla pace perché gli adulti da sempre fanno la guerra”.