“Si informa la gentile utenza che per esigenze di movimento alla circolazione ferroviaria, i sotto elencati treni saranno soppressi e sostituiti con autobus come di seguito specificato. Ci scusiamo per il disagio”. Segue un elenco infinito che la metà basterebbe per porsi diverse domande. Una su tutte è quella che aleggia nell’aria: cosa sta succedendo alle Ferrovie Appulo Lucane?

In redazione sono arrivate decine di lamentele, al pari di quelle che è possibile leggere in rete nei vari gruppi di passeggeri. Da ieri e non si sa fino a quando visto l’andazzo, alle Fal è in atto una vera e propria carestia di convogli, decine e decine di treni sono stati soppressi, sostituiti con gli autobus, che però non sono sufficienti.

Secondo quanto si legge e vede dalle foto che circolano, i mezzi sostitutivi viaggiano stracolmi, tanto che in molti casi non sosterebbero nemmeno alle fermate, data l’impossibilità di far salire chicchessia. Come tutti hanno letto, secondo l’azienda, la situazione attuale è dovuta a non meglio precisate esigenze di movimento alla circolazione, non tutti però la pensano così.

“Venerdì scorso abbiamo ricevuto la comunicazione che un dipendente è risultato positivo al coronavirus – ci ha detto Francesco Laterza dell’Unione Sindacale di Base – subito sono state attivate le procedure per il tracciamento dei contatti stretti e alcuni colleghi sono stati messi in isolamento. Oggi il totale dei positivi è salito a 5”.

 

Dunque, a causare la soppressione dei convogli con tutti i disagi che ne stanno seguendo, altro non sarebbe che la mancanza di personale, ridosso all’osso per via del coronavirus. Lungi da noi farne una colpa alle Fal, a meno di inadempienze che non possiamo accertare né tanto meno ci compete, ma allora perché trincerarsi dietro altre motivazioni? Misteri della comunicazione.

“Dipendenti risultati positivi al Covid19 e parte del Personale fuori servizio in quanto sottoposto a tamponi – si legge nella nota che l’Usb ha diramato in serata, dopo due giorni disastrosi per i passeggeri – sono le reali motivazioni dei recenti disservizi e soppressione dei treni delle Ferrovie Appulo Lucane. Una situazione a nostro avviso allarmante, in merito alla quale la Classe Dirigente delle FAL srl dovrebbe dare risposte chiare e trasparenti e non giustificazioni sommarie come le esigenze di movimento alla circolazione ferroviaria riportate nei post dei canali social ufficiali. Lo si deve nei confronti dell’utenza e
soprattutto dei Lavoratori, da sempre in prima linea durante l’emergenza sanitaria per garantire il servizio”.

“Come Unione Sindacale di Base USB Lavoro Privato Puglia – prosegue il comunicato – oltre a sensibilizzare i lavoratori al corretto uso dei DPI, abbiamo inviato alle diverse Strutture Aziendali, e per conoscenza agli organi di vigilanza esterni, diverse segnalazioni in merito alle sanificazione dei mezzi e dei luoghi di lavoro che ad oggi, non avendo avuto alcun riscontro, ci risultano ancora poco chiare”.

“A livello aziendale, grazie ad una nostra richiesta specifica – spiega l’Usb – vengono esposte sui mezzi e nei luoghi di lavoro delle schede di pulizia compilate a cura della Società esterna alla quale è stato affidato il servizio di pulizia. Abbiamo riscontrato, nostro malgrado, che tali schede risultino spesso incomplete, a volte senza che vi sia alcuna indicazione dell’orario durante il quale sia stata effettuata la sanificazione o a volte, ed ancor più grave, non compilate per diversi giorni. A questo dato si devono prendere anche in considerazione le diverse segnalazioni dei Lavoratori che mettono in dubbio la correttezza delle procedure di sanificazione con l’utilizzo di prodotti battericidi secondo i criteri stabiliti dai Protocollo e DPCM vigenti”.

“Pertanto, riteniamo opportuno che la FAL srl nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e per meglio tutelare la salute e sicurezza di Lavoratori e Collettività, proceda con ulteriori azioni mitigative per ridurre il rischio di assembramenti nei pressi delle fermate ed all’interno delle stazioni, renda note ai Dipendenti le peculiarità delle procedure di sanificazione che devono essere effettuate e che, soprattutto, vigili sui corretti adempimenti da parte della Società a cui è stato affidato il servizio. Speriamo – conclude la nota del sindacato – di non chiedere troppo ad una Società che in passato ha contestato dei Dipendenti per aver richiesto l’approvvigionamento di altre mascherine chirurgiche dopo aver terminato la fornitura in dotazione”.