Le cliniche dell’intero padiglione Chini del Policlinico di Bari, saranno trasferite, pazienti compresi, per permettere i lavori di messa in sicurezza dell’impianto idrico. A renderlo noto è la stessa struttura ospedaliera.

L’intervento è partito lo scorso 20 settembre quando le analisi svolte da Arpa Puglia nella clinica Frugoni hanno rilevato la presenza di legionella nelle acque.

“Il piano di messa in sicurezza delle acque del padiglione Chini al Policlinico di Bari sarà esteso nelle prossime settimane all’intero edificio – si legge nel comunicato -. L’azienda ha predisposto un piano di progressiva riallocazione delle degenze del padiglione, per ridurre al minimo i disagi e prevenire eventuali rischi”.

Il Policlinico di Bari ha infatti intrapreso una collaborazione scientifica con l’Istituto Superiore di Sanità per l’implementazione di un piano di sicurezza delle acque e definire un modello di riferimento per i grandi ospedali italiani, assai spesso interessati da criticità nella gestione delle reti idriche

“L’azienda ospedaliera universitaria insiste su una superficie estesa oltre venticinque ettari e le attività cliniche sono distribuite in 22 padiglioni, costruiti in epoche diverse, con un nucleo edilizio storico risalente agli anni trenta – conclude -. Pertanto è stata avviata un’attività straordinaria complessiva di monitoraggio e manutenzione, con interventi sull’impianto idrico, alcuni dei quali non possono essere eseguiti in presenza di pazienti, finalizzati a prevenire i rischi di concentrazione di batteri patogeni, come la legionella”.