Si è svolta oggi pomeriggio nella direzione del Policlinico di Bari la riunione tecnica per mettere a punto la strategia di espansione dei posti letto da dedicare alla rete Covid regionale alla luce dell’incremento del numero dei ricoveri.

All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, e il direttore del Policlinico di Bari Giovanni Migliore. La decisione condivisa al termine dell’incontro è stata quella di aumentare il numero di posti letto Covid che il Policlinico mette a disposizione.

Il Policlinico di Bari metterà a disposizione altri 100 posti letto per l’emergenza Covid. Così l’azienda ospedaliero-universitaria del capoluogo pugliese ha risposto alla richiesta della Regione Puglia di incrementare il numero di posti letto Covid rispetto al piano condiviso a giugno che prevedeva 118 posti.

In particolare, rispetto al piano ospedaliero condiviso in estate da Regione Puglia, Policlinico di Bari e Università di Bari, che prevedeva di mantenere 84 posti letto di medicina Covid e 34 posti letto di rianimazione Covid per un totale di 118 posti al Policlinico di Bari, viene aumentato il numero di posti di 100 unità.

Una parte di questi posti, identificati come zone di emergenza nel piano del Policlinico, sono già a disposizione perché il Policlinico nei giorni scorsi aveva portato a 165 posti (130 di medicina Covid e 35 di Rianimazione) la disponibilità complessiva. Saranno adesso attrezzati nel padiglione Balestrazzi circa 50 nuovi posti letto. Le unità operative presenti nel padiglione saranno compattate alle Chirurgie situate ad Asclepios.

“Voglio ringraziare il Policlinico di Bari e l’Università di Bari insieme a tutti i professionisti per questo ulteriore contributo prezioso che garantiranno all’assistenza dei pazienti Covid”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano”.

“Il Policlinico ha assicurato una risposta adeguata alla prima fase dell’emergenza Covid e alla fine della prima fase ha disegnato un piano strategico che ha consentito sin da subito di riprendere le attività ordinarie – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore -. Oggi accogliamo la richiesta di un ulteriore sforzo per far fronte alla cura del Covid e per questo ringrazio tutti i nostri professionisti che sono in prima linea; di pari passo continueremo a fornire prestazioni di alta specialità che solo il Policlinico può assicurare perché non dobbiamo dimenticare gli altri mille posti letto presenti in ospedale e tutti gli altri pazienti affetti da altre patologie non Covid”.

“Abbiamo appena terminato la riunione tecnica che ci può consentire di aggiungere 100 posti letto alla rete dei posti letto Covid. Abbiamo iniziato con un piano ospedaliero ad agosto che prevedeva la devoluzione alla rete dei posti letto Covid di circa 2mila posti letto da attivare in diverse fasi; oggi abbiamo dovuto registrare un incremento significativo del numero dei ricoveri per cui la pianificazione a fasi di implementazione del piano ha dovuto subire un’accelerazione – afferma il direttore del dipartimento regionale di Promozione della Salute, Vito Montanaro -. L’accelerazione passa evidentemente dal reperimento repentino di posti letto in ciascuno degli ospedali conferiti alla rete del Covid e non solo tra quelli. Al Policlinico va il ringraziamento e il plauso perché sia l’anima ospedaliera sia l’anima universitaria hanno consentito nel giro di pochissimi giorni di reperire 100 posti letto che oggi sono fondamentali per affrontare il disagio che deriva negli ospedali dalla circolazione intensa del virus”.

“Abbiamo concluso una riunione per mettere a punto strategia di espansione dei posti letto da dedicare alla rete Covid regionale: mi sento di ringraziare l’amministrazione del Policlinico e l’Università di Bari per l’enorme sforzo che ha compiuto nella prima fase e che si appresta a compiere anche in questa seconda fase. Uno sforzo che si esplicita non solo nella disponibilità ad accogliere pazienti Covid e a curarli al massimo delle nostre capacità e con la qualità che contraddistingue questo luogo, ma anche nel mettere a frutto e a servizio di tutta la rete regionale l’esperienza maturata nella prima fase. Noi purtroppo saremo costretti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ad aprire nuovi reparti e nuovi reparti in nuovi ospedali  e a coinvolgere personale che nella prima fase non era stato coinvolto nell’assistenza Covid – conclude l’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco -. Ecco perché il ruolo dell’Università è fondamentale, anche in questo senso, per trasferire conoscenze e competenze: un sentito grazie  a nome di tutta l’amministrazione regionale”.