“Abbiamo stanziato i contributi a fondo perduto che arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate con bonifico dall’agenzia delle entrate, è il metodo più rapido. Chi ha ottenuto ristori col Decreto rilancio li riceverà in automatico, poi arriveranno a tutti gli altri”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme a Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze, e a Stefano Patuanelli, ministro per lo Sviluppo Economico, ha presentato in diretta il Decreto ristori varato questo pomeriggio.

Un decreto che mette sul piatto 5 miliardi e 400 milioni di euro. “C’è gente che soffre e non può aspettare, stiamo facendo uno sforzo incredibile per non varare nuove tasse – ha detto Conte a proposito di chi ipotizzava una mini patrimoniale – abbiamo varato il credito di imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, l’esenzione seconda rata Imu, la sospensione dei contributi lavorativi per i dipendenti, un sostegno di mille euro ai lavoratori dello spettacolo, 100 milioni di euro per la filiera agricola e l’horeca”.

“L’obiettivo – ha ricordato Conte – è contenere la curva epidemiologica, e così sarà, non abbiamo operato scelte indiscriminate. Dobbiamo decongestionare i trasporti pubblici, diradare le occasioni di incontri e assembramento”.

“Il decreto mobilita una massa consistente di risorse  – ha spiegato Gualtieri – 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare. Questo decreto è contrassegnato da semplicità, rapidità ed efficacia. Sappiamo che molti esercenti sono stati costretti a cambiare rapidamente le loro attività, alle 300mila aziende che lo hanno già avuto arriverà in automatico, riceveranno un multiplo superiore di quanto già avuto, anche il 150-200%. Abbiamo varato altre sei settimane di nuova cassa integrazione, utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo, due mensilità di reddito di emergenza, il sostegno allo sport dilettantistico, ai taxi, agli ncc, al turismo, risorse per la didattica distanza”.

“Dovevamo trovare il modo di far arrivare subito soldi veri a chi ha dovuto interrompere la propria attività – ha aggiunto Patuanelli – il fondo perduto è quello più veloce, con l’automatismo per chi ha già ricevuto il sostegno dal Decreto Rilancio, la razio è quella di un fattore moltiplicativo anche del 150-200% in più, in alcuni casi anche del 400%. Il decreto ristori stanzia 2,4 miliardi per 460 mila soggetti. Per i settori chiusi completamente come palestre, piscine, teatri, cinema, l’importo viene raddoppiato. Molti ristoranti sono aperti solo la sera, perdono molto più di metà del loro introito, anche per questi dopo il confronto con le categorie abbiamo deciso di applicare il coefficiente del 200%. Il 150% andrà a bar pasticcerie, gelaterie. In poche ore crediamo di aver fatto il massimo per questi imprenditori”.