Non un vero e proprio lockdown, ma quasi. Questo è ciò che emerge dalla fine della riunione tra il premier Conte e i capi di delegazione sulle nuove misure che saranno inserite nel nuovo dpcm.

Le ipotesi, su cui poi si deve esprimere il comitato tecnico scientifico, riguardano la chiusura delle attività, come bar, ristoranti e negozi, alle ore 18 oltre che nei festivi e la domenica. Al tavolo saranno permessi al massimo 4 coperti e sono negate tutte le feste, sia al chiuso che all’aperto, anche a seguito delle celebrazioni religiose.

Per quanto riguarda invece la raccomandazione del Governo a ospitare un massimo di 6 persone in casa, adesso verrà chiesto di non ricevere persone non conviventi. Inoltre si parla della chiusura di palestre, cinema, sale da concerto, sale bingo e scommesse e piscine.

Nella bozza del Dpcm viene “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessita o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Si preannuncia, dunque, un decreto con misure drastiche, chieste anche dagli stessi governatori regionali per riuscire ad arginare la crescita dei contagi. Nel corso dell’incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto.

Si prevede dunque la chiusura anche di attività considerate non essenziali come centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Per la scuola, infine, sono previste attività in presenza per materna, elementari e medie, mentre per le scuole superiori è prevista la didattica a distanza.