Compleanni nelle stazioni di servizio, la nuova moda che spopola in Italia e Puglia. C’è chi, pur di festeggiare il proprio compleanno con amici e parenti, non perde l’occasione di eludere il nuovo dpcm firmato da Conte.

Ieri si è celebrata infatti una festa di compleanno con 15 persone in una stazione di servizio sull’autostrada A14 Bologna-Taranto, all’altezza di Acquaviva delle Fonti. Non sono mancate neppure le foto pubblicate con fierezza sui social.

Ma non si tratterebbe dell’unico caso isolato. In questi giorni infatti molti hanno scelto questa location davvero inedita per spegnere le candeline. Del resto il dpcm lo consente.

Nelle stazioni di servizio infatti non c’è nessun obbligo di chiusura a partire dalle 18, come per bar e ristoranti, né il divieto di consumare pasti e bevande sul posto.

E così in Italia non si è perso tempo. E non importa se “sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”. In un modo o nell’altro, le regole devono essere sempre aggirate.

Va precisato che la stazione di servizio non rientra nelle catena Autogrill. La stessa azienda ha diramato un comunicato per fare chiarezza sul caso.

Autogrill ricorda ancora una volta: non siamo movida, siamo aperti per svolgere un servizio pubblico nel rispetto delle norme dell’ultimo DPCM – si legge -. In relazione alla notizia relativa alla festa di compleanno che secondo la stampa si sarebbe svolta, in violazione delle norme dell’ultimo DPCM, presso un’area di sosta di Acquaviva delle Fonti, Autogrill ritiene fondamentale ribadire in primo luogo che tutti i punti vendita del Gruppo operano nel pieno rispetto delle regole e rimangono aperti dopo le ore 18.00 per svolgere il necessario servizio di pubblica utilità lungo le autostrade d’Italia”.

“Quanto allo specifico avvenimento, si segnala che l’area di servizio in questione non ha marchio Autogrill e non è gestita da alcuna azienda del Gruppo. Ancora una volta, ci inorgoglisce essere un simbolo per gli italiani, ma raccomandiamo di riportare sempre con la giusta attenzione e sensibilità notizie riguardanti assembramenti (o inviti ad assembramenti, come nel caso dei recenti “meme” circolati sui social media) presso aree di servizio che – secondo l’esenzione prevista dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – rimangono aperte non certo per permettere la “movida”, ma per consentire un importante ed essenziale servizio di pubblica utilità a chi viaggia per necessità o per lavoro. L’esposizione impropria del nostromarchio rischia di vanificare gli enormi sforzi che l’azienda, con investimenti e con l’impegno costante dei propri dipendenti,  sta facendo per gestire la grave emergenza in corso”.