Il focolaio all’interno della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari è diventato un caso nazionale, vista la presenza di militari provenienti da ogni regione. Dagli ultimi dati i positivi al coronavirus sarebbero in totale 19, un numero che potrebbe essere in continuo aumento visto l’elevato numero di allievi e personale all’interno della caserma di viale Europa.

Dietro l’aumento dei contagi ci sarebbe una mala gestione delle norme anti covid, stando a quanto raccontato su Corriere da uno degli allievi della caserma. “Non usavamo le mascherine negli spazi comuni. Abbiamo fatto i test a luglio, ma quando siamo rientrati ad agosto abbiamo solo compilato un modulo di autocertificazione nel quale ci chiedevano se avevamo contratto il Covid e se avevamo sintomi e non abbiamo fatto tamponi”.

Una testimonianza shock riguardo i giorni che hanno preceduto lo scoppio del focolaio che ha scosso l’opinione pubblica. Vista l’emergenza sanitaria, gli allievi, stando al racconto del 20enne, sono obbligati a restare nelle loro camere e possono intrattenere i rapporti solo con i compagni di stanza. “Quando ci portano da mangiare abbiamo paura che l’addetto sia positivo” continua amareggiato dalla situazione.

“Vediamo medici andare e venire e le notizie che apprendiamo sono sempre frammentarie. Io ho già fatto il tampone ed è negativo, i controlli vanno molto a rilento. Riteniamo che non fanno più di 150 tamponi al giorno e qui ne siamo circa 900 tra allievi e personale militare”.

Nel frattempo è salito anche il numero di persone messe in isolamento all’interno della caserma. Una storia che tiene sulle spine i genitori dei ragazzi e i vertici della Guardia di Finanza. L’isolamento è stato imposto con una “consegna” ovvero un ordine militare che impone il rispetto della direttiva decisa.

Nel frattempo il Saf, sindacato Autonomo Finanzieri, ha richiesto che venga disposto un call center per fornire adeguate informazioni ai familiari degli allievi. Il sindacato sta inoltre monitorando la situazione dei contagi all’interno della caserma e l’applicazione delle misure di sicurezza per il contenimento del virus.