La Corte di Appello di Bari ha ridotto a 2 anni e 10 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa, dai 7 anni e 10 mesi inflitti in primo grado, la condanna nei confronti di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese imputato di aver portato tra il 2008 e il 2009 escort nelle residenze dell’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

I giudici hanno dichiarato la prescrizione di 14 delle 24 imputazioni contestate a Tarantini, confermando la penale responsabilità per dieci episodi di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione.

Riconosciute, a differenza della sentenza di primo grado del Tribunale di Bari, le circostanze attenuanti generiche, equivalenti alla contestata aggravante delle più donne reclutate.