Mesi chiusi a causa del lockdown, fatturato in netto declino e un affitto troppo alto da non riuscire a coprire con i pochi incassi. Il destino di un bar di corso Vittorio Emanuele era già segnato, ma i titolari hanno cercato in tutti i modi di recuperare almeno i soldi spesi per la ristrutturazione.

Stando a quanto siamo riusciti ad apprendere i titolari del bar, prima di chiudere i battenti, hanno cercato di recuperare i 100mila euro della ristrutturazione mettendo in vendita la gestione. Purtroppo però, nonostante si siano presentati 7 compratori, l’affare non è andato in porto perché il proprietario del locale non avrebbe accettato nessun acquirente.

I gestori hanno dunque iniziato a smontare i mobili del bar e a buttare l’intera attrezzatura. La causa della chiusura non è solo legata al calo del fatturato, ma anche a causa del fatto che il proprietario, nonostante i mesi di chiusura, avrebbe preteso l’affitto arretrato. Una realtà molto simile a quella di altri commercianti. Ricordiamo la storia del fiorista che per un mese di affitto arretrato, a causa del lockdown, ha deciso di chiudere l’attività.

Il titolare del bar, assieme a sua moglie, adesso si ritrovano senza lavoro, mentre il proprietario ha un locale completamente ristrutturato con anche il bagno per disabili.