Ci siamo già interessati al caso della mancanza liquidazione, dopo un decennio, degli incentivi spettanti ai dipendenti amministrativi dell’Avvocatura regionale in occasione di una manifestazione di protesta tenutasi nel maggio 2019 davanti alla Sede della Presidenza della Regione. La protesta come risultato ottene la riapertura delle trattative tra l’Amministrazione, i sindacati e i lavoratori, al fine di attivare tutte le procedure necessarie per la risoluzione del problema e la conseguente liquidazione degli incentivi.

Il 18 febbraio di quest’anno la Delegazione Trattante di parte Pubblica e la Delegazione Trattante di parte Sindacale hanno sottoscritto l’accordo definitivo di adozione dei criteri di ripartizione degli incentivi, previsto dal Regolamento Regionale n. 2/2010, dall’art. 7 della Legge Regionale n. 19/2010 e dall’art. 5 del Regolamento Regionale n.5/2017.

Tutto risolto dunque? In realtà pare proprio di no; a distanza di sette mesi dall’accordo, infatti, nonostante diversi tentativi di sollecito del pagamento, per cui è stato interessato anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, nessun atto di pagamento risulta ad oggi adottato né dal Settore Personale, né dall’Avvocatura Regionale. Di più, non risulta che ai dipendenti coinvolti nella vicenda sia stata fornita qualche spiegazione

Non si comprendono le ragioni della disparità di trattamento tra i dipendenti avvocati, i quali, grazie ai regolamenti Regionali di cui sopra, hanno già percepito legittimamente nel 2016 i compensi per il periodo 2009- 2013, e i dipendenti amministrativi ancora in attesa.

Ancora più incomprensibile è la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1316 del 7 Agosto 2020, pubblicata sul BURP della Regione Puglia n. 124/2020, istruita dal Funzionario responsabile “Liquidazione e rimborsi”, confermata dal Dirigente della Sezione Amministrativa e dall’Avvocato Coordinatore dell’Avvocatura regionale.

Vengono infatti adottati i provvedimenti per la quantificazione dei compensi spettanti agli avvocati regionali per l’anno 2018 e la successiva liquidazione con Atti Dirigenziali dell’Avvocatura Regionale, dimenticando però gli anni precedenti dal 2014 al 2017, per i quali non risulta alcun provvedimento. Ai circa 15 dipendenti, tra cui 6 già in pensione e 2 purtroppo deceduti, qualcuno deve dare una risposta, se non i dirigenti dell’Avvocatura, magari potrebbe pensarci Emiliano.