Accusato di favorire gli assembramenti, di fare terrorismo, di invitare le persone in discoteca, attaccato sul piano personale, dopo aver pubblicato, come già successo decine e decine di volte, un post a fine turno. Francesco Menolascina, infermiere del 118, speaker radiofonico e presentatore, si è ritrovato ieri improvvisamente gettato nel tritacarne mediatico.

“Il mio 8/20 sta per terminare: vi dico solo che i reparti osservazione pre-covid con i quali mi sono interfacciato oggi sono tutti pieni! Mi sono bardato 3 volte, non succedeva da aprile” ha scritto Francesco, accompagnato da una sua foto in cui appare bardato con tutti i dispositivi di protezione individuale, tra camice, visiera e mascherina, una specie di scafandro che col caldo torrido di questi giorni non si augura a nessuno.

Il post è stato ripreso da alcune testate e rilanciato:”Nessuno si è preso la briga di chiamarmi per approfondire il senso del post. Mi sono bardato tre volte durante il turno – ci ha detto Francesco – sfido chiunque in questi giorni a indossare i dpi. Sono stato un soldato in trincea, mentre gli altri erano a casa, non certo felici, con i miei colleghi ho passato mesi a stringere la mano al virus, sperando che non ci seguisse a casa”.

“Ho rinunciato a vedere i miei cari per proteggerli – prosegue amareggiato – e adesso mi accusano di fare terrorismo. Mi hanno attaccato profondamente sul piano personale, sono a pezzi, ci vorrà tempo per superare le cattiverie che mi sono state dette”.

“La mia vita è divisa in due – ha spiegato Menolascina – sono metà infermiere e metà artista, lavoro nei teatri, lavoro in discoteca, non ho mai fatto mistero di questa cosa. Sono stato attaccato sul fatto che io inviti le persone in discoteca”.

“Se tutti hanno riaperto, se tutti stanno lavorando, è perché lo possono fare, c’è una disposizione regionale che lo permette, non entro minimamente nel merito di questo o di quelli che non rispettano le misure di sicurezza, ma non mi si venga a dire che favorisco gli assembramenti. Col mio post ho solo voluto sottolineare una cosa evidente, i reparti pre covid sono pieni, con la gente in attesa di fare il tampone, non è il momento di abbassare la guardia contro il coronavirus, e per questo sono stato ricoperto di odio”.