La Corte di Appello di Bari ha confermato le 8 condanne nei confronti di affiliati al clan Strisciuglio, ritenuti responsabili di estorsione aggravata, tentata estorsione e minaccia in concorso.
La vittima è un imprenditore edile del quartiere Libertà che denunciò le richieste estorsive del clan. I pregiudicati avrebbero chiesto “un caffè per Vituccio”, cioè per il capo clan Vito Valentino, e “4 o 5 mila euro per trascorrere un buon Natale”.
Richiesta anche l’auto aziendale, una Range Rover, e 100 mila euro. “Mi devi dare le chiavi della macchina tua e 100 mila euro, se no vi sparo a tutti quanti, qua comandiamo noi al quartiere Libertà, se no adesso ti faccio scrivere nome e cognome sulle lapidi”.
Nel dettaglio la Corte ha condannato Marino Massari alla pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione, Giuseppe Lavopa a 4 anni, Nicola Abbrescia e Vito Antonio Zotti a 3 anni e due mesi, Vincenzo Cicinato e Francesco Stefanachi a 3 anni, Simone Schingaro a 2 anni e Matteo Ranieri a 1 anno di reclusione con pena sospesa.