Cade rovinosamente nel supermercato Lidl di Valenzano, ma non gli viene riconosciuto il giusto risarcimento. Da più di un anno un 58enne di Bari aspetta giustizia per quanto gli è accaduto il 6 gennaio del 2019 e a riportare l’attenzione sull’incidente è lo Studio3A-Valore s.p.a. che sta portando avanti la pratica del barese.

Stando a quanto appreso, il 58enne a causa di una macchia di liquido vicino al banco frigo è caduto rovinosamente tanto da riportare una seria distrazione muscolare alla gamba. “La compagnia di assicurazione dell’azienda – sottolinea la società – è disposta a riconoscergli al massimo una cifra ridicola”.

“La responsabilità del punto vendita, che ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei locali, per il pubblico e per i propri lavoratori, non è in discussione, così come l’effettiva insidia rappresentata da quel liquido sparso per terra e difficilmente visibile su un pavimento chiaro e lucido – continua la società -. Senza contare, poi, che vi sono dei testimoni a confermare la dinamica dei fatti e che l’entità del danno fisico viene comprovata da tutta la documentazione clinica”.

Il malcapitato, dopo la caduta, si è dovuto recare al Pronto Soccorso del Mater Dei Hospital di Bari, dove gli hanno riscontrato un brutto trauma distrattivo ai flessori della coscia destra, per una prognosi di venti giorni salvo complicazioni. “Si è dovuto assentare a lungo dal lavoro e sottoporre, successivamente, a diverse visite specialistiche che hanno evidenziato una lesione “severa”, strumentalmente accertata, del bicipite femorale di 7 centimetri, nonché a cicli di fisioterapia per recuperare la funzionalità del muscolo. E gli è comunque residuata un’invalidità permanente di quasi 5 punti”.

Per questo il danneggiato, per essere risarcito, attraverso l’Area Manager e responsabile della sede di Bari, Sabino De Benedictis, si è affiato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha subito chiesto i danni alla Lidl, trattando a lungo con la società Sircus, incaricata della gestione della pratica per conto dell’azienda, per raggiungere un accordo transattivo.

“Pur non potendo disconoscere l’accaduto – aggiunge -, pur avendo fatto sottoporre il 58enne a una visita medico legale con un proprio professionista e concordando sostanzialmente sui postumi dell’infortunio, Sircus si è detta disposta ad offrire al massimo una somma onnicomprensiva di poco più di mille euro, e anche ‘esclusivamente pro bono pacis’, come se fosse un favore, e non un diritto, e se la colpa della caduta fosse del cliente”.

“Una proposta inaccettabile – conclude la società Studio3A-Valore – con quella somma si coprono a mala pena le spese mediche, tanto più per una multinazionale, che costringerà il danneggiato ad andare anche per le vie legali”.