Traffico e spaccio di droga, tentato omicidio, armi, furto e omicidio. Sono questi i reati contestati ai 6 imputati che questa mattina sono stati condannati dal Tribunale di Bari a pene comprese tra i 26 anni e 8 mesi di reclusione.

Tra i condannati anche il boss Giuseppe Mercante, detto “Pinuccio il drogato”, al quale è stata data la pena più alta, 26 anni, accusato di essere al vertice di una organizzazione criminale, con il ruolo anche di finanziatore, specializzata in traffico e spaccio di eroina, cocaina, marijuana e hashish nei quartieri Libertà e Japigia di Bari.

 

Durante il processo era contestato anche un duplice tentato omicidio, con aggravante mafiosa, ai danni di due affiliati ai Mercante. I fatti sono stati contestai a Christian Cucumazzo, affiliato al clan Strisciuglio, in quel periodo (2013-2014) in conflitto con i Mercante per il controllo dei traffici illeciti nel rione Libertà. Cucumazzo è stato condannato alla pena di 11 anni e 8 mesi di reclusione.

Il Tribunale ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare le presunte false dichiarazioni di un testimone. Altre 36 persone dei due gruppi criminali baresi erano già state condannate con il rito abbreviato per traffico di droga, estorsioni ai commercianti, furti di moto e auto parcheggiate anche all’interno della Fiera del Levante e del Policlinico di Bari per poi chiedere centinaia di euro per la restituzione dei mezzi.

Agli atti c’è anche l’episodio di un medico del Policlinico che chiamò il boss Mercante per riottenere i due motorini che gli erano stati rubati.