Al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, sono stati condannati dal gup del Tribunale di Bari a 30 anni di carcere, l’accusa era quella di aver organizzato la morte di un familiare, il 24enne Girolamo Perrone, facendolo investire da un’auto per ottenere il risarcimento dall’assicurazione.

Si tratta di Anna Masciopinto, suocera della vittima, Vito D’Addabbo, fratello della Masciopinto, che guidava l’auto che uccise il 24enne, e il pregiudicato Rocco Michele Caringella. Gli imputati sono stati ritenuti responsabili dei reati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa.

Durante le indagini, partite subito dopo l’incidente stradale sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge il 5 ottobre 2016, i Carabinieri trovarono sul posto D’Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile dell’incidente mortale, che raccontò di aver investito un pedone sbucato improvvisamente per attraversare la strada.

A causa delle gravi ferite riportate, Girolamo Perrone morì alcuni giorni dopo. Gli accertamenti, grazie anche alle intercettazioni telefoniche e ambientali e alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di ricostruire la vicenda. Ad organizzare il finto incidente sarebbe stato Caringella, con precedenti specifici per truffe, insieme con la donna. I tre imputati sono state arrestati nel gennaio 2018 e sono tuttora detenuti.