I poliziotti della Squadra Mobile di Bari, al termine di una serrata attività d’indagine, hanno fermato, il 18 giugno il pregiudicato Alessandro Signoirile, classe ‘77 ritenuto responsabile, insieme ad altri complici, della rapina effettuata a un dipendente del distributore carburanti IP di in via Trisorio. Lo rende noto l’ufficio stampa della Questura con un comunicato inviato in redazione.

Al termine dell’udienza di convalida il GIP del Tribunale di Bari, pur non convalidando il fermo di Polizia Giudiziaria, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo.

La rapina, avvenuta la mattina del 12 giugno in corso della Carboneria nei pressi di un istituto bancario, era stata perpetrata ai danni di un dipendente del distributore di carburanti IP di via Trisorio, avvicinato da un uomo armato di pistola il quale, dopo essere sceso da un’Opel Astra poi risultata rubata, lo ha costretto a consegnargli l’incasso dei giorni precedenti pari a 9600 euro, che il dipendente stava andando a depositare in banca.

I poliziotti della Sezione Falchi, dopo aver acquisito le prime informazioni dalla denuncia sporta dalla vittima, hanno raccolto una serie di filmati registrati dalle telecamere di video sorveglianza della zona, accertando che i due malviventi che viaggiavano a bordo dell’Opel Astra erano seguiti da un autocarro di colore rosso con altre persone a bordo.

Dall’analisi delle immagini è stato possibile rilevare la targa dell’autocarro riconducibile ad Alessandro Signorile, pregiudicato con precedenti specifici ed in affidamento in prova presso una ditta di autodemolizioni di Bari.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno perquisito la ditta, situata in via Bruno Buozzi, nella mattina del 18 giugno ed hanno rinvenuto sia l’autocarro rosso sia l’Opel Astra rubata che aveva, al momento del rinvenimento, targhe modificate, giubbotti catarifrangenti di colore arancione identici a quelli utilizzati dai due malviventi a bordo, ricetrasmittenti e passamontagna.

Di tale materiale l’uomo non ha saputo fornire spiegazione, motivo per il quale è stato sottoposto al fermo per il reato di rapina e ricettazione in concorso con altri. Il GIP nella giornata di sabato, dopo l’udienza di convalida, pur non convalidando il fermo operato dalla Squadra Mobile ha emesso, a carico di Signorile un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Prosegue incessante l’attività d’indagine per identificare tutti i responsabili.