Le foto sono comparse sulla bacheca di Antonio Decaro questa mattina, accompagnate da un sentito messaggio di auguri per l’onomastico, che ricade oggi. Una macchina parcheggiata davanti a uno scivolo per favorire la discesa di sedie a rotelle e passeggini, in sosta regolare dato che secondo l’autore del post si trova nello spazio delimitato dalle strisce blu, e una fila di 4 bidoncini per il vetro, non uno, ordinatamente disposti sulle strisce pedonali, tanto da non lasciare nemmeno lo spazio necessario a una sola persona per attraversare.

La logica, a quanto pare, non accompagna certe scelte attuate da solerti dipendenti pubblici, difficile pensare che i contenitori per il vetro siano finiti sulle strisce da soli o spostati da qualcuno bisognoso di un parcheggio, al pari delle strisce blu tracciate per segnare un posto auto a pagamento.

In questi giorni al centro delle polemiche sono finite le (agognate) piste ciclabili “light”, partorite in emergenza coronavirus e realizzate a tempo di record, lo stesso tempo che ci hanno messo i bidoni dell’Amiu a occupare lo spazio per la marcia delle bici anzi che lo stallo a loro riservato e delimitato dalla striscia gialla.

Misteri di questa città, in cui ogni categoria di utenti, siano essi pedoni, automobilisti, ciclisti o marziani, hanno qualcosa per cui recriminare. Resta il fatto che i bidoni del vetro sulle strisce pedonali proprio non ci devono stare, così come le auto davanti agli scivoli. Di tutto il resto, parliamone.