Il forte sospetto è che la banda abbia radici adelfiesi, quantomeno che possa esserci qualcuno che conosce palmo a palmo il territorio, l’ubicazione delle telecamere. Insomma, uno o più individui mediamente capaci di calcolare quando e come colpire.

Mediamente perché anche l’ultimo colpo, così come quello tentato a un altro negozio recentemente, è fallito per il pronto intervento degli operatori di sicurezza dell’agenzia La Fonte di Acquaviva. La pattuglia era nelle vicinanze. In pochi minuti era sul posto e la banda, i soliti quattro incappucciati, sono fuggiti, stando ad alcune indiscrezioni a bordo di una Fiat 500. Un elemento non trascurabile se si considera che quella stessa auto sarebbe stato vista anche sui luoghi di altri colpi.

Nell’ultima spaccata è stata utilizzata una Fiat Punto, probabilmente rubata, per infrangere la vetrata del bar di una stazione di servizio sulla circonvallazione del paese. L’allarme ha fatto giungere sul posto gli operatori di sicurezza, che hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri, impegnati nelle indagini a tutto campo – per ora nel massimo riserbo – nel tentativo di risalire agli autori della sequela di spaccate, tentati furti e altri crimini avvenuti ad Adelfia nel periodo dell’emergenza coronavirus.