Con l’inizio della Fase 2 alcune attività commerciali legate alla ristorazione hanno ricominciato a lavorare attraverso la consegna a domicilio e l’asporto. La ripresa non è stata delle migliori, visto che alcuni si sono visti arrivare agenti in borghese per il controllo riguardo l’emissione degli scontrini.

“Fermo restando il rispetto delle norme – sottolinea un commerciante – mi sembra inopportuno e insensato vessare gente già allo stremo delle proprie forze, indebitati e senza un euro in tasca. Molte delle attività controllate avevano si e no solo 50 euro in cassa”.

Stessa storia per i bar del centro città. Alcuni hanno denunciato un trattamento eccessivo da parte della Polizia Locale per quanto riguarda il carico e scarico merci o la doppia fila dei mezzi. “Giusto multare chi non rispetta le regole, ma siamo già in affanno e tesi per la situazione”.