I numeri del coronavirus in Puglia continuano a crescere, per fortuna al di sotto delle previsioni, ma restano comunque importanti, non a caso proprio stamattina è stato presentato il nuovo piano ospedaliero predisposto dalla Regione per 3500 casi, rispetto ai 2mila iniziali.

Solo ieri si sono registrate 19 vittime, uomini e donne che ci hanno lasciato prematuramente per il maledetto covid-19, senza entrare nel merito se avessero o meno altre patologie pregresse. In questo contesto, dal Miulli di Acquaviva è stato dimesso il primo paziente che ce l’ha fatta.

Per l’occasione, il personale ha organizzato una dimissione in grande stile, tra applausi e “batti il cinque”. Il video sta rimbalzando da un cellulare all’altro come messaggio di speranza. Possiamo farcela, ce la faremo, ma intanto continuiamo a rimanere a casa.

Dall’Ente Ecclesiastico fanno sapere che “in data 1 aprile sono stati dimessi i primi due pazienti, rispettivamente di 61 e 71 anni, dalla zona Covid dell’Ospedale Miulli. Entrambi – si legge nel comunicato – sono stati tra i primi ad essere ricoverati e dopo 14 giorni hanno potuto lasciare la struttura e ricongiungersi ai propri cari”.

“Al loro ingresso recavano segni di polmonite nella radiografia del torace, dunque sono stati attuati i protocolli terapeutici attualmente in uso per tale patologia. Solo per uno di essi – prosegue la nota inviata – si è resa necessaria la somministrazione di ossigeno tramite maschera reservoir, ma l’accertato miglioramento clinico ha successivamente permesso il ritorno in aria ambiente, con valutazione della saturazione più volte durante la giornata”.

“Giunti in ospedale con il morale molto basso e timorosi dell’evoluzione della malattia, i due pazienti hanno affrontato la loro degenza con coraggio e con l’apporto costante del personale medico ed infermieristico dell’Ente. La lontananza dai familiari e il senso di solitudine provato è stato combattuto anche grazie al rapporto umano instauratosi con il personale del Miulli, che i pazienti hanno poi ringraziato calorosamente nel momento delle dimissioni. Oggi – spiegano dal Miulli – sono stati eseguiti i tamponi, risultati negativi, ed entrambi sono potuti tornare alla loro quotidianità”.