La 63enne residente a Sannicandro, scomparsa a inizio febbraio scorso in Sri Lanka durante una crociera con la propria famiglia, non sarebbe morta a causa del coronavirus. La vittima era partita da Mumbay il 18 gennaio e dopo alcuni giorni di navigazione aveva iniziato a stare male, con febbre e difficoltà respiratorie.

Come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, secondo i primi esiti dell’autopsia disposta dalla Procura di Bari, dopo il test del tampone sulla salma, si tratterebbe di un’infezione polmonare contratta in ambiente ospedaliero.

L’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, coordinata dal pm Gaetano De Bari, è stata aperta dopo la denuncia della famiglia, assistita dall’avvocato Damiano Somma.