Tutto è bene quel che finisce bene. Due giorni fa abbiamo pubblicato il racconto di Vito, preoccupato e arrabbiato per non riuscire a recuperare il Genetropin, ormone della crescita essenziale a sua sorella Manuela dal quando, nel 2005, si è sottoposta a intervento per un tumore all’ipofisi.

“Se lo sospende all’improvviso e per un certo periodo, va incontro a una serie di problemi – ci aveva raccontato -. Il farmaco viene distribuito dalla farmacia territoriale della Asl, dove andiamo prenderlo mese per mese, non è reperibile nelle comuni farmacie, ma dall’inizio di marzo, a Triggiano, non ce l’hanno”.

Come abbiamo avuto modo di scrivere, non è un farmaco che si possa acquistare in farmacia come se fosse aspirina, l’unica alternativa, in caso di mancata fornitura, era che i responsabili della farmacia territoriale Asl di Triggiano, riferimento di Vito e sua sorella, provassero a cercarla da qualche collega, per esempio all’ex Cto.

Sia quel che sia, dopo oltre un mese di tira e molla, ieri pomeriggio da Triggiano hanno consegnato due confezioni del prezioso medicinale a casa di Manuela: “Grazie di cuore a tutti – ci ha detto Vito – la scorta che avevamo è finita, ma con questa fornitura stiamo tranquilli per altre due settimane, per fortuna senza interruzione”.