L’ultimo colpo risale a un paio di giorni fa, ad Adelfia: arrivano in tre a bordo di una macchina rubata, forzano la serratura della macchina “predestinata”, e dopo aver eluso il sistema d’allarme la spingono paraurti-paraurti fino a raggiungere i 30km/h, più o meno, in modo da farla mettere in moto e fuggire col bottino. Tutto incuranti delle telecamere.

La tecnica non è affatto nuova, episodi analoghi sono già stati raccontati dalle pagine di cronaca e dai verbali delle Forze dell’Ordine. Recentemente anche a Bitritto si è verificato qualcosa di simile; in questo caso i ladri sono arrivati a bordo di una Giulietta, diversamente dal colpo messo a segno ad Adelfia, dove è stata utilizzata una Opel Astra, veicoli in ogni caso risultati rubati.

A Bitritto il colpo ha avuto un preambolo niente affatto tranquillo. Avvistata un’auto sospetta, la banda è stata a lungo inseguita dalle Forze dell’Ordine prima che il guidatore riuscisse in qualche modo a far perdere le proprie tracce.

Scampato il pericolo di essere fermati, i criminali con la stessa tecnica paraurti-paraurti hanno rubato un’altra macchina, incuranti della folla di persone in giro per via della festa patronale. I sospetti degli investigatori sono al momento concentrati su tre soggetti albanesi. Le segnalazioni di colpi simili si susseguono in tutto il circondario.