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Non siamo certamente ai numeri del periodo precedente all’emergenza, ma dopo due giorni surreali i centri commerciali iniziano a dare segni di vita. Nel grande corridoio centrale dello Spazio Conad di Casamassima, campeggia il cartello coi divieti e le precauzioni da usare per evitare il contagio.

La stragrande maggioranza dei consumatori si comporta come se niente fosse, anzi approfitta per deridere ed enfatizzare la precauzione adottate da chi fa scorte indossando mascherine o guanti. “Abbiamo scelto di usare i guanti per una questione psicologica – spiegano padre e figlio nella corsia dei detersivi -. Sapendo di indossarli eviti di portarti le mani su occhi, naso e bocca”.

Il viavai è limitato. Meglio la domenica mattina rispetto al pomeriggio, dove non mancano tuttavia posti auto in prossimità degli ingressi. La metà dei clienti si dirige alla parafarmacia del centro commerciale, ma guanti e mascherine non si trovano, così come è esaurito l’alcol.

Nei carrelli ci sono soprattutto detersivi igienizzanti e sgrassatori. Non siamo ancora nel picco dell’epidemia. Le prossime due settimane saranno decisive per comprendere se e come la nostra vita potrebbe essere ulteriormente limitata.