“Si apre uno spiraglio contro la persona fisica di Carmela Barone che è personalmente e direttamente responsabile della truffa dell’agenzia viaggi Scoppio srl”. Ad annunciarlo è l’avvocato Leopoldo di Nanna, presidente dell’associazione Forza dei Consumatori, che dal 2016 segue la causa contro l’agenzia viaggi di Adelfia. La 56enne di Bitonto è stata accusata di appropriazione indebita aggravata.

Quando, a fine agosto, la porta dell’agenzia, molto nota in paese, venne trovata stranamente chiusa, e al telefono non rispondeva nessuno, successe il finimondo, con l’impiegata pressata dai clienti in cerca di spiegazioni.

Tra questi, chi si è poi dovuto ripagare la vacanza o chi invece sarebbe dovuto partire per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico in una nazione straniera, oppure chi ha fatto da mediatore tra l’agente e almeno altri dieci clienti.

“In molti non volevano farsi avanti – racconta Di Nanna – ma poi hanno cambiato idea. Al momento sono 40 le persone chiamate a costituirsi parte civile, ma contiamo che qualcun’altro si faccia avanti. Stando a un calcolo del giudice sono quasi 50mila euro che la signora Barone si è intascata facendo credere ai clienti si trattasse di acconti per alcuni viaggi”.

Nonostante quanto accaduto, alcuni dei truffati dicono ancora che la signora Barone sia una persona per bene. “Un rapporto di fiducia instaurato nel tempo che ha portato alla redazione di alcuni contratti inesatti riguardanti soprattutto la parte della dazione dei soldi. Le stesse imperfezioni contrattuali hanno portato l’assicurazione a trincerarsi”.