Storie di ricatti al tempo di internet, un 23enne barese è stato rinviato a Giudizio e dovrà difendersi dall’accusa di revenge porn, ovvero quelle odiose forme di ricatto a sfondo sessuale in cui uno dei protagonisti minaccia la controparte di divulgare foto e/o video girati in intimità per ottenere qualcosa in cambio.

Nello specifico il ragazzo, tramite un profilo messenger a lui ricondotto grazie alle indagini della Polizia, ha avanzato la richiesta estorsiva di 500 euro per non diffondere le foto intime della sua ex, all’epoca dei fatti minorenne. Si tratta di uno dei rari casi un cui il ricatto è finalizzato a ottenere denaro.

Nel procedimento il Giudice ha accolto la richiesta di costituzione di Parte Civile presentata dall’associazione Gens Nova, presieduta dall’avvocato Antonio La Scala, al fianco della vittima dall’inizio di tutta la vicenda. L’udienza è stata rinviata all’8 marzo 2021.