La famiglia di Giulia Mininni, barese di 48 anni, ha denunciato ai carabinieri un presunto caso di malasanità. La donna, infatti, sarebbe morta dopo una mancata visita dalla guardia medica, essere stata visitata al pronto soccorso del Policlinico, dal medico curante e per due volte dai soccorritori del 118, nell’ultimo caso solo 3 ore prima di spirare.

Giulia è morta ieri sera alle 21.30 sul letto della sua umile “casa” in via Nicolai, al quartiere Libertà di Bari. È deceduta mentre guardava il suo cantante preferito esibirsi al Festival di Sanremo. Giulia aveva dolore alla gola e per questo domenica scorsa si è rivolta alla guardia medica del suo territorio, senza tuttavia riuscire a farsi visitare.

Stando al racconto della cognata, il dolore era diventato insopportabile e per questo, accompagnata dal marito, va a piedi al pronto soccorso del Policlinico. “Era stanca di attendere – riferisce la cognata – stava andando via quando un medico le ha dato retta. Al termine di un controllo sommario ha consigliato di fare gli sciacqui con la Coca Cola. Sì, gli sciacqui con la Coca Cola”.

L’indomani Giulia va dal suo medico curante, che le prescrive una terapia. La situazione non migliora. Da mercoledì Giulia non riesce più neppure a parlare. Per comunicare le sue esigenze scrive su un pezzo di carta. Insieme a lei e al marito, che utilizza quell’ambiente come barberia, vive il figlio disoccupato di 27 anni. La terapia non funziona, ma già un paio di medici le hanno detto che guarirà. Sabato notte, verso le 4, Giulia non ce la fa più e chiama il 118.

L’ambulanza – sempre stando a quanto ci viene raccontato – se ne sarebbe andata senza trasportarla in ospedale. I sanitari avrebbero assicurato una pronta guarigione. Quello stesso giorno il 118 viene chiamato per la seconda volta, intorno alle 18.30. Neppure allora gli operatori avrebbero ritenuto di dover trasportare Giulia al pronto soccorso. Poco prima delle 21.30 la donna si mette a letto perché proprio non ce la fa più. Il dolore è tremendo. Neppure il tempo di condividere quello stato di malessere col marito che sopraggiunge la morte.

Marito e figlio di Giulia denunciano l’accaduto ai Carabinieri. Nonostante tutto stamattina all’obitorio – stando al racconto – ci sarebbe stata qualche tensione quando ai familiari sarebbe stata comunicata la decisione di non voler procedere all’autopsia.  Sul posto sono dovuti giungere Polizia e Carabinieri. “Vogliamo la verità – spiega la cognata della donna – semplicemente sapere cos’è accaduto. Abbiamo il diritto di capire se la morte di Giulia sarebbe potuta essere evitata oppure se qualcuno ne è responsabile. Si tratta di un caso che non può e non deve essere archiviato senza le necessarie indagini”.