Nel giorno dei funerali di Giulia Mininni, la donna di 48 anni morta al Policlinico di Bari dopo aver sopportato per una settimana un tremendo mal di gola, emergono le prime indiscrezioni dall’autopsia eseguita dal dottor Antonio Carusi, di Brindisi.

I risultati sono ancora sotto il massimo riserbo, ma sembra che l’esame autoptico non abbia scongiurato la possibilità di una morte evitabile, se solo qualcuno dei sanitari con cui è entrata in contatto fosse intervenuto in maniera corretta. È ancora presto per attribuire responsabilità.

Per avere contezza delle esatte ragioni del decesso di Giulia bisognerà aspettare l’esito dell’esame istologico. Il marito Pasquale, il figlio Antonio e i fratelli della donna continuano a invocare giustizia per quella morte assurda, nel ricordo di chi – continuano a dichiarare – visitandola sommariamente senza triagiarla al pronto soccorso del Policlinico, le avrebbe consigliato i gargarismi con la coca cola.