“Hanno confuso l’accertamento giudiziario con quello amministrativo, come è in questo caso, e per cui deve essere notificato entro la scadenza del quinto anno successivo. Siamo nel 2020, si parla del 2014, è troppo tardi”. “Non c’è nessuna anomalia, tutto rientra nella normale attività di controllo del Comune”. Questo, in sintesi, è il botta e risposta tra l’ingegner Antonio Amendolara, e la funzionaria dell’ufficio Tributi di Palo del Colle.

In città, questo il problema, tremila cittadini stanno ricevendo l’accertamento Imu: “Ho scritto al Commissario – spiega Amendolara – chiedendo di annullare in autotutela tutte le cartelle di accertamento”, ovviamente riferite non certo a chi non ha pagato ho non ha versato il giusto.

Il problema è che, dovesse avere ragione l’ingegnere, tra costi per le raccomandate sono stati spesi un sacco di soldi: “Il Comune ha già speso 24mila euro”. Dovesse arrivare una pioggia di ricorsi, il rischio per le casse del Comune è alto.