Da 14 a 11 anni di reclusione, la Corte di Assise di Appello di Bari ha ridotto la condanna inflitta alla 25enne di Castellana Grotte Lidia Rubino, imputata per l’omicidio volontario pluriaggravato della figlia neonata, abbandonata all’alba del 12 febbraio 2017 tra gli scogli di Cala Monaci, a Monopoli e ritrovata sul bagnasciuga da una coppia di turisti tre giorni dopo

La madre, assistita dall’avvocato Nicola Miccolis, dopo circa quattro mesi di detenzione in carcere, dal 29 marzo al 18 luglio 2018, è attualmente agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica. Nel corso di un incidente probatorio, su richiesta della difesa, è stata sottoposta ad una perizia psichiatrica che ne ha stabilito la semi-infermità mentale, riconosciuta come attenuante dai giudici di primo e secondo grado.

Stando alla perizia medico-legale, la bimba, ribattezzata Chiaraluna, nata sana al termine della gravidanza, sarebbe morta nel giro di alcune ore anche a causa del freddo e dell’acqua del mare. Inizialmente era indagato per concorso nell’omicidio anche il compagno della ragazza, la cui posizione è stata poi archiviata.