“Programma di flussaggio dei rubinetti”. A leggere l’oggetto della nota inviata dal direttore sanitario del Policlinico di Bari a tutti i dirigenti medici si potrebbe pensare alle necessarie operazioni per la prevenzione di certe infezioni. In altre parole, far scorrere acqua bollente dai rubinetti. Di tale prassi, però, non c’è menzione.

In realtà, la comunicazione del 21 gennaio ha un altro obiettivo. “Al fine di garantire un regolare ed omogeneo flusso dell’acqua erogata dai rubinetti presenti nelle Unità Operative da voi dirette – è detto -, si rende indispensabile l’attuazione di un programma di flussaggio di tutti i punti di erogazione da effettuare con cadenza settimanale”. In sostanza, è lo stesso direttore sanitario del Policlinico che, seppur indirettamente, ammette la presenza di anomalie abbondantemente segnalate da numerosi utenti e dunque chiede di aprire i rubinetti per capire se e quali problemi di erogazione ci siano.

A metà novembre scorso, per esempio, dai rubinetti di alcuni bagni nelle stanze della Clinica D’Agostino, l’acqua che veniva erogata era del colore marrone ben immortalato nel video allegato.

Il vero guaio, a quanto pare, è l’individuazione del classico “omino” che provveda all’apertura e chiusura di ogni rubinetto del reparto in cui lavora. La scelta, ma sono voci, sarebbe caduta soprattutto sugli infermieri che sono in numero insufficiente per garantire l’ordinario. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche taglia corto. Il presidente dell’OPI, Saverio Andreula è perentorio: “Nessuno si permetta di indicare nell’infermiere il responsabile delle verifiche richieste. Il nostro tempo è prezioso per l’assistenza infermieristica, che al Policlinico è ampiamente deficitaria”.

Il direttore sanitario del Policlininico, infatti, scrive ai dirigenti: “Per quanto sopra si chiede di individuare un Responsabile che effettui, anche su delega in caso di assenza, il richiesto flussaggio e la successiva registrazione su predisposto registro con pagine timbrate e numerate su cui l’operatore dovrà riportare la data, l’ora e apporre la sua firma”. Ma cos’è esattamente il flussaggio? La risposta del direttore sanitario non lascia spazio alle interpretazioni. “Il flussaggio – è scritto – consiste nell’apertura di ogni singolo rubinetto da cui dovrà scorrere per i primi 5 minuti l’acqua fredda e per ulteriori 5 minuti l’acqua calda. Ogni eventuale anomalia che si dovesse riscontrare quali rompigetto incrostati, basso flusso dai rubinetti, acqua che non arriva calda e altro, dovrà essere tempestivamente comunicata alla competente Area Gestione Tecnica, utilizzando il sistema informatico FM Portal”.

La domanda che molti infermieri si pongono è abbastanza condivisibile. Dovendo il cosiddetto “omino dei rubinetti” segnalare tutto all’Aera Gestione Tecnica, perché all’operazione non provvede direttamente quest’ultima invece di sottrarre al proprio compito istituzionale l’infermiere, l’ausiliario o chiunque altro viene pagato per fare altro? Ci sarà un motivo e in tanti sono curiosi di conoscerlo.