Dopo il nostro intervento, a settembre scorso, i vicini di casa erano certi che le Istituzioni sarebbero intervenute. Della questione si era interessato personalmente il consigliere del Municipio Francesco Manzari (Lega).

Aspettando una soluzione è arrivata la morte. Il malandato Vincenzo Laforgia, 74 anni, si è spento dopo essere stato portato in ospedale dal 118. A chiamare i soccorsi, ieri pomeriggio, è stata la figlia Angela, che ai Carabinieri avrebbe raccontato del peggioramento delle condizioni di salute del padre, in evidente difficoltà già dalla sera prima, lasciando tutti a bocca aperta: “Ieri sera ci siamo dimenticati di chiamare l’ambulanza”.

Arrivati sul posto, però, i soccorritori non sono riusciti a entrare. Neppure a loro e nonostante le condizioni pietose dell’uomo, i figli hanno aperto la porta. A quanto pare avrebbero addirittura messo qualcosa in contrasto per evitare l’accesso dei sanitari nella casa al piano terra al civico 15 di via don Bosco, al quartiere Libertà. C’è voluto l’intervento dei Vigili del Fuoco per riuscire ad entrare nell’appartamento, da ormai un anno senza luce e completamente invaso da escrementi e sporcizia di ogni tipo. Una scena raccapricciante dice chi ha visto, non diversa da quella documentata nel video che vi riproponiamo.

L’anziano è stato caricato a fatica nell’ambulanza e trasportato in ospedale, dove poi è morto. Secondo quanto raccontano alcuni vicini, pare che ieri sera una pattuglia di Carabinieri sia tornata nell’appartamento per riferire la notizia ai figli e riportare loro gli effetti personali del padre deceduto.

Per il tempo della durata dei soccorsi la figlia dell’anziano non avrebbe mollato un attimo il suo cane- Vivono con la paura che qualcuno se lo possa portare via. Cane diventato ormai il migliore amico di topi e scarafaggi che affollano la casa. La morte del 74enne non cambia di una virgola il problema. I due figli dell’uomo vivono in quella topaia, senza luce e in condizioni igienico-sanitarie drammatiche. Dal costante viavia nella vicina enoteca emergono evidenti i problemi con l’alcol, segnalati più volte dai vicini, spesso alle prese con le intemperanze della famiglia bisognosa d’aiuto. Un aiuto chiesto più volte, anche perché a causa di rumori e cattivi odori la convivenza nel palazzo è sempre più difficile.