Montagne di cartucce disseminate ovunque nel cuore della Lama. I cacciatori sono tornati, forse non sono mai andati via. Volpi, cinghiali, volatili finiscono nel mirino delle doppiette, soprattutto il fine settimana.

Domenica mattina diversi agricoltori hanno dovuto urlare per farsi sentire ed evitare di ritrovarsi a tu per tu coi cacciatori. “Ho avuto paura mi sparassero contro”, dice un anziano agricoltore, che oltre agli appassionati del fucile deve fare attenzione anche agli eventuali assalti dei cinghiali

Giuseppe Catalano, ambientalista e appassionato del parco naturale di Lama Balice, ci fa da guida sui sentieri meno battuti del parco. Rosse, verdi, gialle, blu. Camminando si possono schiacciare cartucce variopinte.

“Rispetto a domenica scorsa – spiega Catalano – sembra che qualcuno sia passato nottetempo a ripulire, senza riuscire tuttavia a nascondere completamente le tracce evidenti della battuta di caccia”. Le cartucce non hanno un filo di ruggine e le stampe non sono state ancora cancellate dal tempo e dagli agenti atmosferici.

“Abbiamo segnalato più volte il problema – continua Catalano – speriamo che le autorità prendano a cuore la questione, perché i cacciatori, quasi certamente senza neppure il necessario tesserino autorizzativo, arrecano danni alla fauna e alla flora del parco di Lama Balice”.