“E Pippo Pippo non lo sa, che quando passa ride tutta la città”. Se ascoltate qualcuno canticchiare per le vie del quartiere Libertà di Bari, ma in generale un po’ ovunque, sappiate che qualcuno ha alleggerito i passanti del un portafogli, soprattutto per le vie del centro cittadino.

Anzi, controllate in tasca o nella borsa, quel passante potreste essere voi. Il re dei borseggiatori, cappellino con visiera e giubbotto colorato, di cui avevamo raccontato il colpo andato male, è un romanticone. Nel repertorio del post-borseggio, potreste sentire riecheggiare “Rose rosse per te ho comprato per te” o la più irriverente “Tanti auguri a chi tanti amanti ha”.

Immancabili i grandi classici come “Nel blu dipinto di blu” o alcuni dei più famosi brani di Adriano Celentano. Il re del borseggio, però, è anche un grande appassionato di poesie. E allora dopo i colpi potreste ascoltare versi presi un po’ a casaccio e mischiati di alcuni grandi autori italiani del secolo scorso, oppure pezzi di capolavori dialettali.

Ovvio che il repertorio tradisce una certa età. Del resto, per diventare il re dei borseggiatori occorre affinare le tecniche nel tempo. Passante avvisato mezzo salvato. Nel caso dovesse cambiare tecnica ve lo faremo presente, sempre che non si riesca prima a incrociarlo per strada. Agli appassionati degli indizi, possiamo solo dire che non si tratta del nostro amico Grimaldi, lo sfortunato borseggiatore di via Bovio.