Quella di oggi è decisamente una giornataccia per Raynair, la compagnia aerea irlandese low cost. Non bastassero le 9 ore di ritardo in partenza da Bari per Londra a causa di un fulmine che ha colpito l’aeroplano in arrivo al “Karol Wojtyla” ieri sera, i disagi sono proseguiti anche su un’altra tratta. Chi oggi si è svegliato molto presto per partire da Bari diretto a Bergamo con il volo Ryanair FR 4659, previsto per le 06:55, è decollato con ben 275 minuti di ritardo.

L’arrivo nella città orobica è stato posticipato alle 12:30, praticamente a metà giornata, mentre inizialmente i passeggeri dovevano giungere a destinazione all’inizio della mattinata, intorno alle 8:30.

Un disguido non da poco, giustificato al momento dalla compagnia con ancora poco chiari “motivi operativi”. Se le ragioni del ritardo fossero dipendenti da Ryanair, la richiesta dell’indennizzo del biglietto di volo sarebbe decisamente legittima.

Il rimborso per volo in ritardo: quando ottenerlo
Il rimborso del volo aereo per ritardo non è scontato e dipende da varie condizioni. Innanzitutto, per essere inoltrata la richiesta di rimborso, il ritardo dev’essere di almeno tre ore.

Poi, ci sono da verificare le motivazioni del ritardo stesso. Se, ad esempio, il ritardo è dovuto a condizioni metereologiche avverse o impedimenti esterni, magari dell’aeroporto di partenza/destinazione, il rimborso non è garantito.

Questo non esclude, però, la compagnia aerea dall’offrire alcuni basilari servizi ai passeggeri: innanzitutto, dall’avvisarli tempestivamente del ritardo e, in secondo luogo, dal fornire loro assistenza per il volo.

Diversamente, le cose cambiano, e a favore dei passeggeri, quando i motivi del ritardo sono dovuti a impedimenti della compagnia. È il caso di guasti all’aereo, per esempio, o disguidi organizzativi dello staff o altri ostacoli causati dalla compagnia stessa.

Con No Problem Flights 250 euro di rimborso per il volo Ryanair in ritardo
Nel caso del volo Ryanair FR 4659 di questa mattina, i motivi del lungo ritardo di quasi 5 ore sono da appurare. Se fossero effettivamente imputabili alla compagnia irlandese, l’indennizzo previsto per gli sfortunati passeggeri è pari a 250euro.

La Carta dei Diritti del Viaggiatore, stabilita dall’Unione Europea, tutela i passeggeri che subiscono disguidi durante i loro viaggi, imponendo le quote dei rimborsi e indennizzi pecuniari a carico delle compagnie aeree.

Ottenere un rimborso può essere difficoltoso – criticità nel parlare con il customer care, non possesso di una mail pec certificata, evasività delle risposte. Per ovviare a questo, ci si può avvalere di società come No Problem Flights specializzate nella gestione e recupero dei rimborsi.

Il consiglio è quindi quello di non arrendersi ai primi “no” delle compagnie e rivolgersi magari direttamente agli operatori specializzati, per ottenere facilmente il rispetto dei propri diritti. Salvo incidenti, il rimborso viene erogato in tempi brevissimi e l’intera operazione non costa nulla al passeggero vittima del disguido.